Invitare qualcuno a pranzo vuol dire incaricarsi della felicità di questa persona durante le ore che passa sotto il vostro tetto.
(Anthelme Brillat-Savarin)

sabato 3 ottobre 2015

Schiacciata con uva



La schiacciata con l'uva è una specialità fiorentina. Si tratta di una focaccia dolce che si realizza con la pasta di pane ovvero con l'impasto base per il pane addolcito dalla presenza dell'uva in quantità copiose e dall'aggiunta di zucchero.
L'uva che fa da farcia e che ricopre la superficie della schiacciata regala un sapore unico, che conquista dal primo boccone. Adoro quella sorta di sciroppo che si viene a creare sia dentro che fuori e la caramellizzazione che si crea sulla superficie.
Io l'ho fatta impiegando sia l'uva fragola che la varietà d'uva "da schiacciata", sempre piccola e nera come la prima, e in entrambi i casi, mi sono leccata i baffi.
L'unico neo è privare gli acini dei semini, che possono risultare fastidiosi sotto i denti; io ho impiegato circa un'ora per eseguire questa operazione con un chilo di uva ma bisogna ammettere che il risultato ripaga l'impegno. Si può ovviare ricorrendo a varietà di uva senza semi.
L'anno scorso ho sperimentato la ricetta tratta dal blog "La cucina di Marble", che potete consultare cliccando qui, quest'anno invece ho voluto provare a seguire quella di Paola, autrice del blog "Anice e Cannella", che si basa sulla prima per le quantità degli ingredienti ma prevede solo farina 0, senza manitoba, e tempi di lievitazione più lunghi (12 ore, nel frigorifero).
Le focacce sono squisite in entrambi i casi anche se devo ammettere che l'impasto con la lunga lievitazione ha una marcia in più, quindi riporto la ricetta di quest'ultima (non ho apportato alcuna modifica, tra parentesi le mie indicazioni):

Ingredienti:
400 g di farina 0
10 g di lievito di birra fresco
2 cucchiai di olio extravergine d'oliva
1 cucchiaino raso di sale
4 cucchiai di zucchero
270 g di acqua 
1 kg di uva nera da vino 
6 cucchiai di zucchero 
olio extravergine di oliva
semi di anice 

Procedimento:
Sciogliere in lievito in metà dell'acqua prevista, nell'altra metà lo zucchero. In un'ampia ciotola unire farina, sale, zucchero e olio e impastarli velocemente con l'acqua in cui si è fatto sciogliere il lievito e con quella zuccherata. Porre l'impasto in una ciotola e conservarlo nel frigorifero per una notte ad una temperatura compresa tra 6 e 8 gradi. La mattina successiva fare riposare l'impasto a temperatura ambiente, ribaltarlo su una spianatoia infarinata e, dopo averlo allargato a mo' di rettangolo, piegare la parte superiore del lato lungo del rettangolo verso il centro e quella inferiore sopra. Spezzare in due parti l'impasto, un terzo e due terzi, e ripetere per ognuno dei due pezzi le suddette pieghe. Dopo un riposo di 20 minuti, coperti con un canovaccio umido, stendere gli impasti.
Stendere il pezzo più grosso dell'impasto e porlo in una teglia oliata di 30x38 cm (la mia 30x30), facendo dei bordi alti. Cospargere la superficie di una fragola, circa 700 grammi presi dal totale, distribuirvi sopra lo zucchero, 3 cucchiai, e un giro di olio (io un paio di cucchiai). Stendere l'altro pezzo di impasto e adagiarlo sopra la farcia, poi ripiegare su di esso i bordi dell'impasto sottostante, sigillandoli per bene. Utilizzare la rimanente uva per decorare la superficie della schiacciata, aggiungere i semi di anice, a piacere, e infornare a 180/200° fino a quando non sarà dorata, ci vorrà circa un'ora (col mio forno sono stati sufficienti 45 minuti).



Suggerimenti: conservandola avvolta nella pellicola si mantiene bene anche il giorno successivo alla cottura e può anche essere congelata (dopo lo scongelamento, intiepidirla un po' prima di consumarla).






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